Ieri sono morti i due pesci di un mio caro amico, insieme. Il commento sul suo blog era molto malinconico, in un misto di francese appena imparato e inglese, e faceva più o meno così:
"...les immortal pisces, in front of mon wc since a lot of years,
floating like maple tree's leaves dans les green eaux..."
In tutti i film orientali che ho visto in questi giorni c'erano sempre dei pesci, in vasi o in acquari. In uno di questi film, "the coldest day" di xie dong, una coppia in crisi si separava dopo il tradimento della moglie, e lei impazziva per la disperazione e non si curava più di nulla. Mi ricordo la scena di lei e della sua bambina, in questa stanza fredda, senza riscaldamento, con i due pesci completamente ghiacciati nell'acqua, col viso della bambina in trasparenza dietro.
Ieri, alla notizia della morte dei due pesci, dei quali mi ricordo soprattutto l'acquario con un sub e un pinguino su un salvagente che galleggiavano dentro, la prima immagine che mi è venuta alla mente è stata di quei due pesci ghiacciati e della bambina che li guarda, e non capisce bene cos'è successo, a loro e ai suoi genitori.
giovedì 29 aprile 2004
Les immortal pisces
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