mercoledì 16 febbraio 2005

L’infausto presagio

Oggi, mentre scrivevo una lettera di protesta a Trenitalia nella speranza di capire che senso abbia scrivere sul loro sito che la prenotazione online di un treno si può cambiare “fino a un’ora dopo la partenza del treno” se poi invece alla biglietteria mi dicono che si può cambiare “fino a mezzora prima”, ripensavo all’unica lettera di protesta di cui mi ricorderò sempre, per diversi motivi.

Come sicuramente tutti saprete il padre di Pingu, nell’omonimo cartone animato fatto con i pupazzi di plastilina, è un postino. Si vede che sarà sempre estate, al polo sud, perchè invece di andare a scuola o all’asilo il piccolo pinguino Pingu lo segue spesso anche durante le ore di lavoro. Si acquatta sul retro della motoslitta, ruba al papà il cappello da postino per sentirsi come i grandi, e spesso consegna lui direttamente i pacchi agli altri pinguini, anche se magari a volte sbaglia igloo o combina qualche disastro. Faccio questa doverosa premessa per dire che il mio rapporto con le poste ha qualcosa di atavico, o forse semplicemente di morboso. Sarà per questo o semplicemente perchè mi piacciono le cose fuori moda e un po’ da sfigati, fatto sta che amo spedire lettere, foto, biglietti, cd e mille altre cose in eleganti buste imbottite gialle. A qualcuno piace mandare mms con la propria foto mentre cammina per strada o mentre sta seduto sulla tazza del water, e a me piace mandare pacchetti.




Ma torniamo al dunque. Era il 10 dicembre del 2003 ed avevo appena messo giù la cornetta dopo una telefonata durante la quale ero venuto a conoscenza di un fatto sconcertante, che mi aveva inquietato non poco. La persona con cui avevo appena parlato aveva ricevuto un mio pacchettino preparato col cuore praticamente fatto a pezzi. Non c’era semplicemente qualcosa di rotto all’interno, quello può succedere... No, era stato un vero e proprio atto di terrorismo, del quale non so ancora nè l’autore nè tantomeno il movente. Il pacchetto era stato tagliuzzato all’esterno con un oggetto affilato, probabilmente delle forbici, e all’interno c’era una videocassetta spezzata in più parti (non è mica facile spezzare una videocassetta!) e due cd ridotti in tanti piccoli pezzettini, come del resto la lettera, che a stento si riusciva a leggere dopo un’attenta opera di ricomposizione.




Scrissi immediatamente una lettera di protesta che recapitai dopo pochi giorni al mio ufficio postale di fiducia, al quale avevo chiesto anche un parere in merito. Mi dissero che difficilmente avrei ottenuto qualcosa, ma in fondo era una questione di principio.

Dubito che la mia lettera di protesta abbia dato vita in Poste Italiane a una caccia all’uomo o almeno a un’indagine conoscitiva per individuare il barbaro malfattore che in preda a chissà quale raptus era stato capace di tanto. Dubito ancor di più che si sia trattato di un incidente, vista la minuziosa opera di distruzione alla quale l’ignaro pacchetto era stato sottoposto. Dubito infine che si sia trattato di un atto di gelosia di una persona vicina alla vittima (anche perchè poi la vera vittima ero io!). Non potendo arrivare a nessuna conclusione certa di questa vicenda, restava in me la spiacevole sensazione di essere di fronte non a un evento casuale, ma a una perversa macchinazione ai miei danni o, ancora peggio, a un infausto segno del destino. Dopo un così preoccupante avvertimento non avrei più potuto spedire pacchetti a quell’indirizzo così a cuor leggero. E le mie peggiori previsioni, di lì a poco, puntualmente si avverarono.



Riporto quella lettera anche qui, semplicemente perchè certe cose non vanno dimenticate.

Udine, 10/12/2003

Vorrei presentare un reclamo riguardo al danneggiamento di un pacchetto, spedito tramite posta prioritaria, il giorno 9 dicembre 2003, alle ore 12. Il pacchetto, consegnato direttamente allo sportello dell’agenzia Udine 4, nella quale mi reco solitamente, è arrivato al destinatario (a XXXXXX, in via dei XXXXXX, cap XXXXXX) la mattina dopo, 10 dicembre 2003, gravemente danneggiato.
Il pacchetto è stato recapitato direttamente alla portineria del palazzo in cui abita il destinatario (ciò mi porta a escludere il caso di un danneggiamento fortuito successivo alla consegna da parte di estranei) praticamente semiaperto, con all’interno due compact disc fatti a pezzi, una videocassetta spezzata, mentre alcuni fogli e la lettera allegata sembravano tagliati con forbici o oggetti metallici, non semplicemente strappati. Il pacco era, naturalmente, imbottito. Spedisco solitamente compact disc e altri oggetti e mai sono stato testimone di una cosa del genere, soprattutto da quando uso la posta prioritaria. Mi aspettavo che, proprio grazie all'utilizzo di un servizio migliore e più costoso rispetto alla posta ordinaria, fosse dedicata da parte Vostra una maggiore attenzione nel consegnare i pacchetti non solo più velocemente, ma almeno interi.


Non avendo con me la ricevuta del pagamento (che per la posta prioritaria non viene consegnata), il personale dell’agenzia Udine 4 mi ha sconsigliato di presentare una lettera di reclamo, ma credo sia comunque mio dovere segnalare un tale episodio increscioso e, oserei dire, barbaro, per evitare se non altro che succeda di nuovo. Spero che, facendo le dovute segnalazioni, siate in grado di offrire un servizio all’altezza del restyling dell’immagine delle poste che avete realizzato ultimamente, in quanto la percezione di un buon servizio non si ottiene soltanto con un’immagine più accattivante, ma soprattutto grazie all’efficienza e alla serietà della proposta. Il danno economico a mie spese è relativamente contenuto (1,86 euro di spedizione, una decina di euro in tutto per il contenuto distrutto) ma il danno morale per il destinatario nel vedersi recapitato un pacchetto in frantumi è quello che sinceramente avrei voluto evitare.
Essendo un assiduo utilizzatore dei prodotti postali, nonchè possessore di un libretto di risparmio presso l’agenzia Udine 4, spero sinceramente di non dovermi pentire altre volte di aver affidato i miei beni economici e affettivi ai mezzi da Voi offerti.

Cordialmente

Pingu

9 commenti:

  1. pingu: sei sia atavico sia morboso...all'epoca mia madre lavorava ancora alle poste...dopo averla drogata e averle descritto per filo e per segno il vergognoso personaggio che sei non è stato difficile convincerla a far si che il tuo pacco arrivasse sbriciolato anke se in realtà forse sarebbe stato meglio rimandare il tutto al mittente(pingu) con una grossa scritta sulla busta tipo questa: "VERGOGNA!!"

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  2. grandissima tua mamma!
    vergogna invece al padrone del blog!

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  3. uffa, sono spery non un utente anonimo!

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  4. ma non era uno solo il "signor vergogna"?
    ...pare che ce ne siano altri..

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  5. c'è un'epidemia...l'ho scatenata senza accorgermene...un po' me ne vergogno,lo ammetto

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  6. secondo me è proprio la posta prioritaria. forse è tutto un grande scherzo e un giorno ce lo diranno.

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