Questa, più o meno, è la trama di Lost in Translation.
La prima sera che escono insieme, finiscono in un appartamento di gente conosciuta a una festa. Dopo qualche bicchiere, incomincia il karaoke. Si comincia con "God save the queen", poi lui canta "Peace, love and understanding" di Elvis Costello, e i testi delle canzoni cominciano a intrecciarsi con le loro vite.
This wicked world
Searchin’ for light in the darkness of insanity.
I ask myself
Is all hope lost?
Is there only pain and hatred, and misery?
Lei, sposata da poco, non è felice, perchè non si sente realizzata e suo marito la trascura. Vorrebbe che lui la capisse e le stesse più vicino, ma non sa come fare per attirare la sua attenzione.
Lei Canta "Brass in pocket" dei Pretenders.
Gonna use my arms
Gonna use my legs
Gonna use my style
Gonna use my sidestep
Gonna use my fingers
Gonna use my, my, my imagination
’cause I gonna make you see
There’s nobody else here
No one like me
I’m special so special
I gotta have some of your attention give it to me
Lui, sempre in giro per lavoro, è sposato da 25 anni con una moglie che ormai pensa soprattutto ai suoi figli, che crescono con un padre assente e lontano. Tra di loro non riescono più a parlare di niente, non si divertono più insieme, e lui forse ha capito che ormai non possono più tornare indietro.
I could feel at the time
There was no way of knowing
Fallen leaves in the night
Who can say where they're blowing
As free as the wind
And hopefully learning
Why the sea on the tide
Has no way of turning
More than this, you know there's nothing
More than this, tell me one thing
More than this, there's nothing
Mentre tornano a casa in taxi, all'alba, lui si addormenta, lei guarda fuori dal finestrino.
Ogni tanto si volta verso di lui, un po' incredula ma felice di essere lì, in quel momento.
In sottofondo si sente "Sometimes", dei My bloody valentine.
Feel me now
I don't know how you could not love me now
You will know, with her feet down to the ground
Over there, and I want true love to grow
You can't hide, oh no, from the way I feel
Alla fine, come spesso capita negli incontri avvenuti per caso, due persone che un attimo prima hanno incrociato le loro strade ora devono separarsi, e riprendere il loro viaggio. Nei loro sguardi c'è di nuovo quel senso di mancanza che avevano all'inizio, nascosto dietro una finta indifferenza. Sentono che, pur essendosi conosciuti solo due giorni prima, si mancheranno. Forse è irrazionale, ma sarà così.
Si dicono un arrivederci che sa di addio, e ognuno va per la sua strada. Fa più paura, ora, sentirsi di nuovo soli. Vorrebbero dirsi grazie, e forse vorrebbero che quel grazie significasse "non andartene", ma le loro vite sono troppo distanti, per incontrarsi ancora. Poi un'ultima corsa, dietro di lei, ma non per restare, solo per salutarla un'ultima volta, per salutarla meglio. Con un abbraccio. Un piccolo bacio che dura un attimo. Grazie di essere stata lì, in quel momento. Quando si girano, per allontanarsi, sono decisi a non voltarsi indietro, ma sanno che non si dimenticheranno mai.
In sottofondo, come per mettere la parola fine a questa storia,
"Just like honey" dei Jesus & Mary Chain.
Is the hardest thing that
I can do
That I can do for you
For you