giovedì 22 luglio 2004

Fototessere

Strana giornata...sono passati esattamente sette anni dalla morte del mio amico Alberto. Nel luglio del 1997, per un incidente in montagna. Sul Monte Sernio, qui in Friuli, e io abito in via Monte Sernio. Le coincidenze che capitano, neanche così raramente, nelle vite delle persone. L'ho sognato spesso, in questi anni, e nei sogni di solito mi dava dei consigli, o era malato, di qualche male incurabile. L'ho sognato spesso mentre andava in bicicletta, non so se aveva un significato preciso, forse dipendeva dal fatto che lui andava spesso in giro in bicicletta. Mi sono chiesto tante volte che consigli mi avrebbe dato davvero, soprattutto in questi ultimi due anni, in cui avrei avuto bisogno, più che in altri momenti, di uno sguardo lucido sulla mia vita. Qualche mese dopo la sua morte fu pubblicato un piccolo libricino, da un editore locale, con alcune poesie che aveva scritto in un arco di tempo imprecisato, nella sua adolescenza. L'idea di quei pensieri nascosti nella scrivania, che qualcuno aveva trovato quando lui non c'era più, mi ha fatto pensare spesso a cosa avrebbero potuto trovare mia mamma, o mia sorella, in simili circostanze. Tra spillette, bloc notes di Hello Kitty con pensieri scarabocchiati sopra, copertine di compilation, foto, lettere mai spedite, stelline di carta, pupazzi di Pingu, più che una raccolta di poesie credo che verrebbe fuori uno di quei libri illustrati per bambini, un po' schizofrenico ma alla fine con un suo senso, a saperlo trovare. Sbirciando tra le sue poesie, stasera, le prime a colpirmi sono state quelle in cui parla del suo approccio con la scrittura, di cui spesso avevamo discusso, in passato.

Ho paura delle grandi parole.
Ho paura di farmi male.
Così, inutilmente.
Ed è inutile l'assedio a un fortino di carta.

Il biglietto era bello,
pulito,
scritto con caratteri nitidi,
ispirava partecipata attenzione.
La mano lo reggeva con cautela
poi l'abbaglio, improvviso
il fuoco,
la cenere
cenere bella, pulita,
a disegnare fantastici disegni
sul pavimento.

Vorrei scrivere
un romanzo
sul biglietto del treno

Stasera poi sono andato al cinema all'aperto, in un piccolo paese vicino a Udine, dove proiettavano "Appuntamento a Belleville". Le sedie erano praticamente la scalinata di una chiesa, con tantissimi bambini assiepati sopra. Qualche genitore previdente aveva portato delle seggioline di plastica. Noi naturalmente no, e ci siamo seduti per terra, sui ciottoli. Il volume era alto e riusciva a coprire le urla dei bambini, per fortuna. Il film mi è piaciuto molto, parlava di un ciclista. Aveva qualcosa in comune con Alberto, si, forse la determinazione, o il fatto che era un po' taciturno, e un'immagine in particolare me l'ha ricordato. All'esterno era forse un po' freddo, ma con dietro un lato più infantile, e affettuoso, invisibile ai più. Proprio così.

Il personaggio per me più affascinante era però naturalmente il nano che squittiva, mi faceva morire dal ridere, soprattutto quando gli hanno rubato la borsetta dove teneva tutti i suoi averi, tra cui il suo passaporto. La foto non era venuta tanto bene, forse perchè le seggiole delle cabine per farsi le fototessere non erano della sua misura.

Il passaporto del nano mi ha riportato alla mente l'ultima volta che ho fatto delle fototessere. Era circa un mese fa, a Reggio Emilia, mentre passeggiavo di sera vicino ai giardini pubblici con Spery. Siccome era da un po' che dovevo farmi delle fototessere, passandoci di fianco non ho potuto resistere alla tentazione, anche se di solito mentre passeggi con un'amica di sera non è la prima cosa che ti viene in mente di fare. Ma poi ho pensato che certe occasioni non capitano tanto spesso...

Il risultato, anche se non è che io sia proprio altissimo, fu migliore di quello del povero nano.

7 commenti:

  1. ascolto pedro the lion e leggo la storia del tuo amico. ***

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  2. che bello.. riesci sempre a mantenere la tua parte candida :))

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  3. ti ricordi quando giocavamo a Subbuteo col Genti???
    infanzia perduta....
    f.

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  4. non conosco la sua cover di let down. perchè non mi scrivi una email?...se ti va.

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  5. revival del genti

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  6. revival.. mi ricorda in certo modo la fine del film..

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  7. Proprio oggi mi sono fatta una foto nella stessa macchinetta. Coincidenze!

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