mercoledì 23 giugno 2004

La notte di San Giovanni

Stasera era la notte della vigilia di San Giovanni, la notte più breve dell'anno. Da domani il sole inizia la sua fase discendente, e le giornate cominciano ad accorciarsi sempre di più, fino al solstizio invernale, il 21 dicembre. Ci sono molte leggende su questa notte: si dice che un raro, misterioso fiore della felce fiorisca a mezzanotte, all’improvviso, e che il suo splendore duri un solo istante. Basta un attimo di distrazione e bisogna aspettare un altro anno, per vederlo, o forse l'anno dopo ancora, o forse non ci si riuscirà mai.
Si dice che
questa notte la rugiada sia miracolosa, e abbia un effetto benefico su tutto ciò su cui si posa, come l'acqua con la quale Giovanni Battista, che è nato oggi, rigenerava i suoi battezzati. In questa notte si accendono falò propiziatori per mettere in fuga gli spiriti malvagi, le streghe e i demoni vaganti, si raccolgono le erbe per neutralizzare gli influssi maligni, ci si bagna gli occhi con la rugiada per purificarsi. Si dice anche che raccogliendo erica, lavanda, ginestra, felce, verbena, ribes, artemisia e cardo in mazzetti e in luoghi diversi, e mettendoli poi sotto il cuscino, quel che in questa notte si vede nel sogno, si realizza. Così stanotte per raccogliere tutte queste erbe sono andato con Diego in un paese a pochi chilometri da Udine, che si chiama San Giovanni d'Antro, dove si trova la chiesa di San Giovanni, proprio all'entrata di una grotta scavata nella roccia.

La strada per arrivarci è molto suggestiva, con una giungla di rami e liane
che sembra quasi ti avvolgano, mentre ci passi dentro
.

Appena arrivati, un cartello indica la direzione, e nel buio ci addentriamo nel bosco,
attraverso un sentiero medievale di pietra, alla fine del quale si trova
la lunga scalinata che sale fino alla chiesa, e alla grotta.

La luna è coperta dagli alberi fitti, e se non fosse per la mia pila delle giovani marmotte (che per puro caso avevo in macchina, l'organizzazione è sempre perfetta...) non riusciremmo neanche a vedere dove mettiamo i piedi. Mentre Diego (con in mano la preziosa pila) sistema il treppiede per le foto io guardo le luci lontane, nel silenzio rotto solo dai grilli.

Ci sono ancora le decorazioni di un matrimonio celebrato da poco, sulla scalinata, e penso che non esiste un posto più bello di quello, in cui vorrei sposarmi. Me lo immagino pieno di fiori bianchi, con delle fiaccole che illuminano tutta la camminata, una sera d'estate. Ma è ora di tornare. Colta la felce, l'erica, la lavanda, l'artemisia, il ribes, il cardo e la ginestra, manca la verbena! Qui proprio non si trova, e così ancora una volta i miei sogni non diventeranno realtà. Sulla strada del ritorno, tra i ciottoli popolati soltanto di rospi e lumache, non c'è traccia di streghe e spiriti maligni, forse grazie alla madonnina di questa piccola cappella votiva, che emana una luce di una bellissima tonalità di blu...

11 commenti:

  1. Nella notte di S.Giovanni fiorisce la felce, pianta che nessuno ha mai visto in fiore perchè nella stessa notte fiorisce e forma il seme e sarebbe un atto empio spiarla

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  2. è bellissimo!!! Mi sono venuti i brividi leggendoti e immedesimandomi... Non sapevo nulla di questa notte, è molto suggestivo!! E belle le foto... Un bacio

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  3. Difatti le creature fatate osteggiarono l'espandersi del Cristianesimo, spesso addirittura facendo scherzi nei cantieri delle chiese, nascondendo gli attrezzi, spostando i materiali, creando dei simpatici trabocchetti; ma non erano cattive presenze, difatti i diavoli sulle chiese dovevano far loro parecchia paura, così si sono nascosti sempre più nel buio dei boschi. Evoè!

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  4. mi hanno dichiarato allergico all'artemisia. e manco so cos'è!

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  5. artemisia pontica.
    pianta officinale.
    facile che tu ne possa essere allergico,o quantomeno che tu sia avvissato dell'eventualità visto l'uso in fitoterapia(ramo della farmacologia naturale)dear Enver.

    Sere

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  6. enver, ma allora non hai mai potuto assaggiare il mio digestivo preferito! :)

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  7. io e la mia amica rosa, anni fa (!), avevamo pensato di formare un duo: "le vocalist di san giovanni battisti" (nota la i finale), nostro cavallo di battaglia sarebbe stato "le pecore sono belle".
    Cose che potevano succedere a chi si invaghiva dei ragazzi che suonavano la chitarra in parrocchia e fino all'anno prima passava i pomeriggi sognando di essere Creamy.

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  8. quando ho letto il tuo post ho pensato "il prossimo anno raccolgo le erbe!" poi mi sono spaventata ricordando cosa avevo sognato
    [andavo in viaggio in un luogo dove ti mettevano un occhio finto, per essere compatibile con l'ambiente, e solo prima di ripartire te lo sostituivano con quello vero]

    brrr, questa faccenda delle erbe sotto il cuscino è molto intrigante ma assai pericolosa, sarebbe andata bene nella fase "vita schifa e sogno belli". eh!

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  9. mah, io invece quando mi sono svegliato la mattina dopo non ricordavo nessun sogno, quindi sarebbe stato abbastanza inutile...

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